12 Aprile 2015 Raduno Busto Arsizio

Pubblicato da il Apr 23, 2015 in ANNO 2015, Articoli

Raduno Ben Tornata Primavera

Le raccomandazioni del Presidente di mettere a punto la vespa e di fare il  pieno, mi appaiono come un rito  da seguire prima della entusiasmante partenza.

L’impatto iniziale, è un’atmosfera piena di entusiasmo e giovialità, tutti  ci siamo ritrovati al Circolo, lo spiazzale si presenta come un vespaio coloratissimo ma ancora silenzioso. Per il momento il silenzio è rotto solo dal dolce suono del motore di qualche ritardatario.

Poi d’un  tratto, il rombo dei motori si diffonde nell’aria, chi prima,  chi poco dopo,   si sono uniti in una melodia che solo chi ama  i motori d’epoca può capirne l’emozione che dona.

Siamo partiti, tutti uniti con un occhio sempre vigile e attento a tutti gli altri intorno, e questo è un altro aspetto che mi piace, perché  noto che la passione per la vespa  si traduce in attenzione e unione per l’altro, per chi condivide il tuo stesso interesse, la tua stessa passione.

Vespe nuove, vespe di almeno vent’anni, vespe che di anni ne contano tanti. Tutte tirate a lucido, tutte splendenti, con i loro padroni motivati e portati dai loro gioielli.

 

Sfiliamo tutti durante il tragitto, scortati dalle staffette che fanno la spola tra la testa e la coda. E’ uno spettacolo davvero unico. In quel momento non siamo vespisti, siamo un unico corpo.

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Giunti a Busto ci si incontra con gli altri e lo spettacolo è ancora più bello, tante altre sono le vespe presenti, il colpo d’occhio è di quelli speciali. Il nostro numero preciso non  si conosce ma occhio e croce saremo in trecento. Una piccola pausa per i saluti con gli altri e scambiare parole e convenevoli sui motori e sulle prossime tappe. Pausa caffè e poi tutti in sella come su un ruspante puledro.

Si riparte di nuovo con il nostro corteo ancora più grande e più chiassoso che mai. Eccoci ancora in fila e d’improvviso parte qualcuno con il ronzio del clacson e via dunque tutti a suonare per far sentire il ronzio del vespaio.

E’ una tappa di 60 chilometri in salite, discese e tornanti tortuosi, si attraversano paesini e frazioni e tutta la gente si assiepa sul ciglio della strada per vedere i pezzi più belli.

Si giunge al traguardo tutti insieme e lo spazio antistante si ricolma in un attimo di tutti i vespisti creando una marea di svariati colori.

Ancora una volta ci si è incontrati felici, si pensa poi al ritorno a casa per ora il pensiero già vola al prossimo raduno.

Giancarlo

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One Comment

  1. Sei stato veramente delicato. Bravo ….. gettare acqua sul fuoco è sempre ammirevole.

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