Perdita documenti

Pubblicato da il Dic 13, 2011 in Burocrazia, Guida pratica/Modulistica

Certificato di proprietà (CdP) o foglio complementare (furto, smarrimento, distruzione o deterioramento)

In caso di furto, smarrimento o distruzione del certificato di proprietà (CdP) o del foglio complementare, va richiesto il rilascio del duplicato all’ufficio provinciale ACI – Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Anche nel caso in cui il CdP o il foglio complementare siano seriamente deteriorati occorre richiedere il rilascio del duplicato.

Chi può richiedere il duplicato

Il duplicato deve essere richiesto dall’intestatario del veicolo o da una persona incaricata dall’intestatario.

Se la richiesta viene presentata da un incaricato, alla documentazione deve essere allegata la delega rilasciata dall’intestatario del veicolo e la fotocopia del documento di identità/riconoscimento dell’intestatario.

Documentazione da presentare al PRA

  • denuncia di furto, smarrimento o distruzione del certificato di proprietà/foglio complementare resa alle autorità di Polizia o dichiarazione sostitutiva di resa denuncia. La denuncia può essere presentata anche da una persona diversa dall’intestatario del veicolo.
    La denuncia non occorre se il certificato di proprietà o il foglio complementare sono completamente deteriorati
  • certificato di proprietà o foglio complementare (se deteriorati)
  • modello NP3B, in doppio originale, compilato e sottoscritto dall’intestatario, in distribuzione gratuita presso gli STA degli uffici provinciali ACI (PRA) e degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC)
  • fotocopia di un documento di identità/riconoscimento dell’intestatario

Costi dovuti per legge per il duplicato del CdP

Emolumenti ACI 7,44 euro
Imposta di bollo (dovuta solo in caso di richiesta del duplicato per deterioramento) 43,86 euro

Se ci si rivolge a una delegazione dell’Automobile Club o a uno di studio di consulenza automobilistica (agenzia pratiche auto) oltre ai costi previsti per legge, per la richiesta bisogna aggiungere la tariffa – in regime di libero mercato – del servizio di intermediazione.

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