Il mio primo “viaggetto” in Vespa
Domenica 18 giugno decidiamo di partire alle 6.00 del mattino per raggiungere i nostri compagni all’Eurovespa.
Ne io ne la mia vespa abbiamo mai fatto così tanti chilometri tutti insieme…230!
Sveglia all’alba, per strada non c’è nessuno. Partiamo in direzione Vercelli, Crescentino,per raggiungere Torino, meta finale.
Tra le risaie il silenzio totale è spezzato dal fragoroso rumore delle nostre Vespe (la mia e quella di Ricky con a bordo la moglie Chiara)…
Ogni tanto qualche airone, spaventato probabilmente dal rumore insolito, spicca il volo tra la foschia creata dall’umidità dei campi. Il paesaggio è molto bello e suggestivo.
La stanchezza è tanta (soprattutto per chi come me non è abituato), ma la determinazione di raggiungere gli altri e la curiosità di assistere all’Eurovespa prevalgono.. Crescentino è la nostra prima tappa. Colazione e controllo alle vespe, con particolare attenzione agli zaini sul portapacchi ed al livello della benzina (di più non saprei fare!!!).
E’ tutto molto emozionante. Totalmente avvolti dalle bellezze della natura la mente si libera da qualsiasi pensiero.
Finalmente raggiungiamo Torino. Appena vedo i cartelli gialli che indicano Eurovespa non mi sembra vero: Incredibile, c’è l’ho fatta!!!
Il giro tra le bancarelle ci permette di sgranchire le gambe e la schiena.
C’è anche il tempo per un piccolo tour di Torino in Vespa, pranzo al sacco, caffè e rientro a Novara. Tornando con gli altri riusciamo a fare un gruppetto di 10 vespe.
Tappa a Chivasso per il rifornimento di benzina, pausa gelato a Lignana e di nuovo in sella alla volta di Novara.
Penso a tutti i chilometri che ho fatto e conto quelli che mi mancano per raggiungere Novara. Sono stanchissima e a pezzi, soprattutto le braccia e i polsi (il medico lunedì mi dice che ho una tendinite acuta (trascurata) ed un principio di tunnel carpale, ma non è colpa della Vespa)
Forse non sarò mai una Vespista, ma il mio primo traguardo l’ho raggiunto e la mia “piccola avventura” è stata bellissima!
Ripetendo una frase già detta da un altro socio: ANCH’IO C’ERO!!!
Antonella
Pronti? Partenza …. Via!!!
Ci siamo trovati in Corso Vercelli venerdì 16 alle 6.45, (Davide F, Rita, Malwi, Andrea, Marco, Roberto, Erica, Noemi, Davide, Elia, Franchino e Giorgio): meta Torino EUROVESPA 2006, la grande chermesse che vede riuniti i vespisti dei vespa Clubs Europei e Mondiali.
A Vercelli una breve sosta in attesa di Mirko, Arianna, Monica, ripartiamo puntuali in previsione una sosta a Crescentino per rifornimento vespe e personale, breve consulto sulla mappa stradale.
La strada è sgombra dal traffico, qualche camion, alcune macchine ma il viaggio verso Crescentino è veloce e tranquillo, il paesaggio intorno a noi è tutto di campagne coltivate, alcuni aironi prendono il volo al nostro passaggio, siamo seguiti dal furgone guidato da Davide F. dalle vetture di Noemi e di Franchino nella quale riposa beata la loro vespa.
Sono circa le 9,30 ci fermiamo come previsto a Crescentino qui la sosta si è prolungata un po’ i fondi schiena reclamavano e volevano riprendere la forma originaria.
Ripartenza e verso le 10,30 siamo alle porte di Torino e ci dirigiamo verso il nostro albergo tra mille difficoltà troviamo la strada giusta in una città non nota o che si conosce poco, comunque arriviamo a destinazione. L’albergo è bello, offre molte comodità e anche il parcheggio interno per le nostre vespe che potranno passare la notte riparate e protette. Siamo raggiunti da Luca con moglie e figlioletto.
Una mezz’ora di relax e poi a tutto gas verso Piazza Castello dove ritiriamo il pass e i vari gadget offerti dall’organizzazione e cerca di raggiungerci Giuseppe ma viene fermato dalla massa di gente che affolla la piazza.
Troviamo parcheggio vicino a via Garibaldi da dove poi ci avviamo a piedi verso un simpatico localino dove abbiamo consumato il pranzo, ormai erano le 14.30.
Proposto e accettato dal gruppo una scappatella sulle colline che circondano Torino dove ci fermiamo una mezz’ora, il luogo è bello da così in alto si gode una stupenda vista panoramica di Torino.
Si ridiscende e si ritorna all’albergo dove ci si prepara per raggiungere il locale dove è stata prenotata la cena. Sul far della sera arriva anche Valerio con Loredana e Luca con il sidecar e la vespa del ‘51 e Marco Fanchini (sindaco) con Maria.
Si attende con ansia il giorno dopo, giornata più importante del mega raduno.
A cena i discorsi guarda caso ricadono sempre lì, a parte qualche intermezzo, “la vespa”: meccanica, perché la mia fa così perché la mia fa cosà, colpa di questo colpa di quell’altro, che marmitta monti, che olio consigli ecc. Qualche battuta e poi in albergo.
Sabato ecco il grande giorno!!!
Presto in Piazza Castello siamo raggiunti da un altro nutrito gruppo di associati(Paola, Massimo, Davide e Laura – il gruppo dei vespizzati: Alessandro, Andrea, Marco, Luca, Marco e poi Paolo, Alberto, Giorgio ed infine Gianfranco e Roberto)
Il clima vespistico è altissimo, i motori delle vespe provenienti da tutte le nazioni Europee rombano, da fonti sicure gli iscritti ufficiali all’Eurovespa sono 3200 ma sono state stimate circa 4500 vespe.
Una fiumana di vespe multicolori si snoda per i viali di Torino per raggiungere Stupinigi dove ci raggiungono Davide G. ed un suo amico. Sul viale di accesso, che è largo come una corsia di autostrada, la marea di Vespe offrono uno spettacolo entusiasmante, tutti i controviali sono coronati di vespe in parcheggio. C’è chi si esibisce in acrobazie e in gare di accelerazione.
Vespe di ogni epoca ed età fanno bella mostra di loro orgoglio dei loro proprietari che le pavoneggiano e si pavoneggiano.
Visita alla palazzina di caccia Stupinigi, appartamenti reali e salone d’ingresso. Quindi ritorno a Torino sempre in gruppo e ritorno in albergo per prepararsi per la cena di gala presso il Palaisozaki, l’organizzazione è stata buona il cibo anche e il bere ancora di più, un buon Dolcetto del Piemonte rosso e un buon Erbaluce fresco. La serata corre veloce, incontriamo amici di altri vespa club.
Poi come tutte le belle cose anche questo ha una fine, il giorno dopo ci dobbiamo preparare per ritornare sui nostri passi non prima di aver fatto un ultimo giro nelle vie di Torino accompagnati dai soci che ci hanno raggiunto al mattino (Antonella, Riccardo, Chiara e poi Davide da Basaluzzo).
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato perché è stata raggiunta l’affluenza più elevata ad un raduno esterno da parte dei nostri soci, in totale 49 persone.
Attendiamo il prossimo anno!!!!
Malwi