7 dicembre 2008 2° VESPA GIASH

Pubblicato da il Dic 7, 2008 in Viaggi dei soci

Alagna Valsesia  

Se l’appetito vien mangiando, la passione per le gite dei vespisti non si attenua con l’inverno ma anzi, pare crescere man mano che si macinano Km sulle agili ed instancabili Vespe. Ed è per questo, che un gruppo di ardimentosi vespisti ha partecipato all’ormai classica gita di Dicembre, il Vespa Giasch che per l’edizione 2008 aveva come destinazione finale la ridente cittadina di Alagna, in Valsesia (che tra l’altro, molti di noi ricordano per l’emozionante raduno di due giorni svoltosi nel 2006, quando il V.C. Lele ha portato una Vespa “farobasso” del ‘49 fino ai3000 mdel Passo dei Salati).

Ma andiamo con ordine. Domenica 7 ore 8,30,

ritrovo al bar del cavalcavia di S. Martino. Presenti Giorgio e Roberto in perfetta tenuta da “vespa giasch”, con le robuste Vespe PX – PE pronte per affrontare ogni ostacolo.

Li seguiranno in auto Malwi e Robertino (temporaneamente s-vespizzati per indisposizioni ed acciacchi vari, che impediscono loro di guidare la moto) anche se col cuore e con lo spirito, avrebbero preferito stare in sella anche loro.

Breve colazione e poi via, partenza per questo “cimento invernale” per coraggiosi.

Il tempo è splendido, pare una giornata di primavera col cielo terso, limpido e lo scenario delle Alpi che si mostra in tutta la sua magnificenza, non appena lasciata la città.

A Romagnano ci aspetta Antonio, che ha già il motore ben caldo (provenendo da Omegna). Un caffè in compagnia, per vincere il freddo del mattino e la comitiva al completo riparte versola Valsesia.

Pare proprio una gita d’inizio aprile, per il tempo splendido e per le strade pulite, asciutte che sono l’ideale per una gita in Vespa. Non fosse per il freddo pungente del mattino, che mette alla prova la resistenza dei baldi vespisti.

Man man che si sale di quota, comincia a farsi sempre più presente la neve ai bordi della strada e nella campagna tutta intorno. Fermata tecnica in frazione MURO di Scopa, qualche minuto per verificare le Vespe e per ammirare il panorama ed altro!

Quindi ci si riavvia verso la meta finale, sembra di addentrarsi in un paesaggio da Paese nordico.

Non c’è quasi nessuno per strada, solo le Vespe che con il ronzare sembrano portare una nota di allegria e di esuberanza col loro rombo inimitabile. Tra i paesi, la gente osserva stupita ed ammirata quei tre moderni (si fa per dire) cavalieri che si sono avventurati fin lassù, nonostante un clima rigido e gelido.

Finalmente tra i boschi ecco vedersi la conca dove sorge Alagna, tornano alla memoria i paesaggi estivi visti l’altr’anno ma è tutto più magico e surreale, sotto il candido manto di neve.

Il posteggio all’inizio del paese è pieno di auto di sciatori e turisti, i due amici s-vespizzati lasciano l’auto lungo il Sesia. Mentre gli eroi della giornata, Antonio – Giorgio – Roberto portano le instancabili Vespe in centro. Posteggiandole vicino alla Piazzetta delle Guide, davanti all’elegante Chiesa.

Suscitando subito ammirazione, simpatia e stima tra i turisti ed i paesani che comprendono subito la portata dell’impresa turistico-sportiva che li ha condotti fino alle pendici del Monte Rosa. Poco dopo anche gli aitanti Malwi e Robertino (trascinato, che agogna un bastone per reggersi. Acquisto che farà nel pomeriggio) li raggiungono a piedi, e tutti vanno a godersi un po’ di calduccio e l’aperitivo nel rinomato CAFFE’ DELLE GUIDE. La soddisfazione è grande tra i vespizzati, ma anche la contentezza di aver incontrato una giornata splendida ( nemmeno a farlo apposta ) dopo tutta l’acqua, il freddo ed il vento preso quest’anno durante raduni e gite varie.

Sembrava proprio la giornata giusta, per questo giro in montagna. Segue quindi una passeggiata per il paese, dove c’è occasione di ammirare i tanti angoli suggestivi di Alagna e di curiosare tra le bancarelle del locale mercatino natalizio. C’è anche il caratteristico presepe in legno scolpito a mano. E poiché il vespista è una buona forchetta, non poteva mancare un goloso pranzo a base di salumi e polenta con condimenti vari, in un locale tipico dove i nostri eroi ed i loro accompagnatori automuniti, passano amabilmente qualche ora in lieta compagnia.

Quattro passi poi per sgranchirsi le gambe, si risale il paese fino in centro

per la classica foto-ricordo con le Vespe e quindi ( visto che approssimandosi il tramonto, è più facile che si formi del ghiaccio per strada ) si decide di lasciare la graziosa ed accogliente Alagna con un bel ricordo e la soddisfazione di questa ennesima impresa vespistica-invernale.

Il ritorno verso la pianura avviene senza difficoltà, ogni tanto si fa una sosta tecnica perché il clima è veramente da “vespizzati temerari” ma tutto procede bene. Arriviamo a Romagnano verso le 18:30 e qui salutiamo l’amico Antonio, ottimo compagno di avventure e gite vespistiche. Il quale ha un bel po’ di strada da fare, per tornare ad Omegna. Con gli amici Giorgio e Roberto si arriva a Novara verso le sette, un saluto al volo ( al gelo! ) e ci diamo l’arrivederci ai prossimi incontri vespistici. Con nel cuore la gioia per la bella giornata passata insieme, ed il rimpianto ( nei due accompagnatori s-svespizzati ) di non averli potuti seguire in sella alle loro moto preferite. LODE E ONORE ai tre vespisti coraggiosi e temerari che hanno affrontato le difficoltà del clima invernale, dimostrando che con un po’ di coraggio e di entusiasmo non c’è nulla che ferma il turismo in Vespa.

Un saluto a tutti, mentre stiamo già pensando a nuove interessanti mete da raggiungere per il Vespa Giasch 2009.

Malwi

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