Ci siamo, si parte!
Forse non avevo in testa cosa volesse dire fare tutta quella strada in VESPA, ma sapevo di desiderarlo, e per senso dell’avventura, sono partito la mattina del 10 agosto 2005…
Bagaglio legato in perfetto stile anni ’60… per cercare di rimanere in tema!
La mattina è fresca, il motore (poverino!) si scalda con calma..
Arrivo a Vigevano, e presento la prima piazza alla mia due ruote: piazza Ducale.
Il viaggio scorre tranquillo, d’altra parte… più che 65-70 Km/h non si possono chiedere,
ho il tempo per guardarmi intorno, per sentire l’aria che rimane fredda…
Arrivo a Pavia, ed anche qui.. scorcio affascinante.
Passo il Ticino, ma rimango sulla sponda sinistra del Po scivolando tra le dolci colline pavesi, fino alla Lombardia.
Arrivo a Cremona, città di liutai, dove il sole fa capolino…
Breve pit-stop “umano”, per rifocillarmi, controllo il serbatoio e con sorpresa c’è ancora carburante!
Si riparte, scrutando la cartina decido di non percorrere la strada più corta per arrivare al bed & breakfast (sede della mia prima tappa) ma di passare per Sabbioneta, cittadina fortificata edificata nel XVI secolo da Vespasiano Gonzaga.
Il viaggio mi regala il passaggio su sponda destra del Po da Viadana a Brescello, città di guareschiana memoria: un tuffo nell’Italia del dopoguerra… per poi proseguire verso Montecchio Emilia.
Tra S.Ilario D’Enza e Montecchio Emilia è sito il bed & breakfast Ludovica.
Sono sempre restio a dare giudizi affrettati, però vi basti sapere che con la colazione del giorno dopo, sono andato avanti fino all’ora di cena!
La signora Isabella è gentilissima, oltre che super efficiente… doveste passare da quelle parti, fossi in voi un saltino lo farei
La mattina dopo è prevista la seconda e definitiva tappa per Siena, i chilometri percorsi sono già 250 abbondanti. Mi sveglio “presto”, mi rifocillo con una colazione CLAMOROSA e parto prima delle nove. Il cielo è nero, viene giù una pioggerellina fine fine, che ti inzuppa senza farsi vedere. Estraggo dal cilindro un impermeabile da alta montagna, quelli che ti fanno assumere le sembianze di uno yeti, nel mio caso di colore rosso, e proseguo fiero di aver preparato anche il “piano di riserva”.
Il viaggio come sempre è spunto per percorrere strade secondarie, poco trafficate, ma affascinanti. Per prima cosa, rimango stupito dalla bellezza dei declivi del Reggiano: a 20 chilometri dall’autostrada si apre un mondo di dolci colline, vigneti, frutteti, castelli un più bello dell’altro… Albinea, Scandiano, Sassuolo, Fiorano, Maranello, Vignola.. dopo mi rituffo verso Bologna, passo Zola Pedrosa e arrivo Casalecchio di Reno.
Il tempo è sempre in bilico, decido di scollinare l’Appennino percorrendo la strada 325, che passa per Sasso Marconi.
E’ quasi mezzogiorno, mi fermo ad un distributore per fare il pieno, preoccupato anche dal colore del cielo..per fortuna che mi sono fermato!
Dopo un’ora e mezza di sosta forzata, ormai le 13.30 sono passate da un pezzo, prendo il cuore in mano e riparto alla prima schiarita.
Noto immediatamente che con strada bagnata il potere frenante della mia Vespa diminuisce in maniera drammatica (tiro i freni appena intuisco che possa esserci una curva,
e la velocità di crociera scende a 40 Km/h…) ma la strada è bellissima, ripaga di tutto.
Il tratto ascendente dell’Appennino mi porta per Vado, S. Niccolò, Ponte Locatello, Castiglione dei Pepoli e scollino a Montepiano. Alcuni scorci, i boschi, i pascoli d’un verde intenso (con tutta l’acqua aveva appena fatto!), regalano sensazioni “svizzere”!
E poi giù, “a rotta di collo (30 Km/h)… verso Prato.
Da Prato a Firenze e come non fare tappa a Piazzale Michelangelo per raggruppare un po’ di “bellezze”??
Riparto, dopo aver litigato con la mia zona lombare e i miei glutei ormai appiattiti!
Passo per S.Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle, ed arrivo a Barberino Val D’Elsa dove mi fermo a fare miscela. E prima di ripartire, lo specchietto della mia Vespa suggerisce uno scatto…
viaggio – fortunatamente per alcune mie anatomie – volge alla fine; Poggibonsi, Colle Val D’Elsa, Monteriggioni e finalmente Siena!
By Marco Brunetti