Nel 1993 il Vespa Club Novara capitanata dal presidente Daniele Roveda ha costituito una squadra corse per andare a concorrere al Campionato Europeo di Vespa Raid ad Avio Rovereto in Trentino.
La squadra era composta da Daniele Roveda, Fonio Valerio con la moglie Grasselli Loredana e Ferrari Davide.
L’inesperienza era la nostra debolezza ma dalla nostra parte c’era la gioventù e la voglia di metterci alla prova in una esperienza nuova.
Arrivati al pomeriggio del sabato abbiamo seguito la gara di regolarità che era in atto per le vespe storiche molto tranquilla e con delle bellissime soste presso alcune cantine del Trentino dove si è potuto assaporare gli ottimi vini locali.
Alla serata con tutti i partecipanti sono rimasto solo perché i veri concorrenti erano a dormire, ma ho trovato due amici di Torino e chiacchierando si sono fatte le 2 di notte, senza riflettere che alle 6 suonava la sveglia per la partenza della gara.
Dal momento in cui mi sono coricato nel letto a quello in cui, come in un incubo, mio cognato bussava alla porta è passato un attimo; mi sono messo gli occhiali da sole anche se era ancora buio perchè non riuscivo a tenere gli occhi aperti e con fatica sono riuscito ad arrivare alla partenza.
La sfortuna è stata che all’atto dell’iscrizione ero il primo del nostro gruppo e così alla partenza l’incubo continua con i miei due compagni di sventura che (con un orologio a lancetta) scandivano i secondi per partire.
Via ed ecco che il percorso di regolarità viene compiuto senza grossi problemi MA!!!!!!! L’ora della partenza era sbagliata e quindi a tutti e tre viene data una penalità; per noi nessun problema ma per colpa nostra anche gli altri concorrenti dietro di noi vengono penalizzati q quindi si arrabbiano ” leggermente”.
Io naturalmente ancora in preda ai fumi dell’alcool della cena mi isolo seduto sulla mia vespa invece mio cognato e Valerio discutono animatamente con gli altri concorrenti e dopo poco decidiamo di partire e da lì è stata la sveglia.
All’epoca ero in possesso della vespa di mia moglie, ora nientemeno che il Presidente del nominatissimo Vespa Club Lele Novara, un PX200 però con il motore del 200 Rally(una fucilata) quindi non avevo grandi difficoltà a seguire gli altri concorrenti che quasi tutti partecipavano con i nuovi modelli di vespa momomarcia che sistemati a dovere per la giornata volavano ma i miei due soci di avventura rimanevano indietro ,allora, a questo punto, ci siamo fermati per fare il punto della situazione e la decisione è stata veloce e unanime: capo fila Valerio con la cartina sulla schiena e Loredana controllava la strada, Daniele dietro e io per ultimo.
La mossa vincentesi è dimostrata vincente! Preciso che la regolarità prevedeva dei controlli sul percorso e delle mete da raggiungere ad un’ora prestabilita per poter eseguire il pezzo chiamato di regolarità speciale cioè l’ altalena, l’asse di legno e un percorso stretto e con curve tra i birilli.
Pensansoci oggi la verità e siamo stati incoscienti, abbiamo fatto tutto quello che oggi ai figli e nipoti raccomandiamo tutti i giorni di non fare, strada aperta con velocità sempre tra gli 80 e i 100 e oltre kmh, passando nei paesi con un roadbook non compatibile perché provato con le moto e quindi non applicabile alla velocità delle nostre vespe
Ricordo che c’erano delle belle squadra agguerrite che cercavano di fare bella figura come quella locale, gli ex collaudatori della Piaggio, due squadre tedesche e quelle fortissime di Cagliari e San Vincenzo.
Comunque nonostante tutto la nostra squadra si è comportata egregiamente conquistando il 5° posto nella classifica a squadre, singolarmente io undicesimo e a seguire dodicesimo Valerio e tredicesimo Daniele.
Naturalmente l’undicesimo posto l’ho conquistato non per bravura ma perché mi è stato assegnato il miglior tempo in una prova speciale, in quanto una bicicletta passando tra le fotocellule ha segnato il tempo sbagliato.
Arriviamo alla premiazione ed è che con sommo piacere che notiamo che piano piano vengono scanditi i nomi e i nostri sono appena dopo i primi dieci, ma soprattutto dopo quei partecipanti che alla partenza deridevano la nostra squadra perché senza la dovuta attrezzatura ,tipo orologio da gara .
Dopo i vari saluti ripartiamo per Novara con un’esperienza unica da ricordare: quella di essere riusciti a partecipare e finire una gara del Campionato Europeo di Vespa Raid.
Sicuramente in noi è cresciuta la passione per la vespa e la stima per un mezzo che indiscutibilmente ha un’affidabilita non indifferente.
Sicuramente ricordiamo tutti la bella esperienza anche se non siamo più andati a fare una gara, per noi è più importante la partecipazione ai raduni, socializzare con gli altri club e divertirci.